Assane Diop, chi è primo comico afroitaliano a Zelig: «I miei genitori non accettavano la mia scelta, non mi hanno parlato per 4 mesi. Ho dormito anche in stazione»

Un comico capace di far ridere non soltanto con la propria ironia, ma raggiungere il palco non è stato nella sua carriera facile per niente.
Arrivato in Italia a tre anni: primo afroitaliano che riesce a segnalarsi nel mondo della comicità. Non dev'essere stato facile. Emergetto otto anni di gavetta - ha raccontato in un'intervista a Gente - ho affrontato problemi e ostacoli soprattutto perché i miei genitori non accettavano la mia scelta: papà pensava fosse una cosa da pagliacci e una perdita di tempo, pure perché nessun nero l'aveva mai fatto...
Dal palco alla strada, stasera la terza puntata dello spettacolo con Nek e Bianca Guaccero: ospiti e classifica
Chi è Assane Diop, il primo comico nero italiano di Zelig
Nel frattempo ha continuato la sua formazione, ha preso il diploma da meccanico e aveva cominciato a lavorare come meccanico del trasporto. Ma la chiamata della comicità è sempre stata più forte. E così racconta: "Facevo spettacoli senza dirglielo e se me lo scopreva litigavamo. Però io ci ho sempre creduto, nonostante tutto. Dopo il lavoro andavo a Milano all’Open Stage di Zelig, provavamo fino tardi così perdevo l’ultimo treno per Brescia e dormivo in stazione, all’alba tornavo. Poi quando ho vinto uno show tutto mio e mi sono trasferito a Milano i miei genitori hanno vissuto come un abbandono e non ci siamo parlati per quattro mesi. Io non ci dormivo: mia madre è tutto per me e sentirla così lontana è davvero troppo".
Poi è arrivato Zelig e guardare la prima puntata sul divano di casa è stato incredibile: «I guardavo la faccia di mia madre e mio padre: la gioia nei loro occhi, il loro sorriso sono stati il piacere più grande. Ora credono anche loro».
Caso Pierina Paganelli weekday 17 Marzo
La carriera
Quando ha scoperto di far ridere? "Sono sempre stato un personaggio, fin dalla scuola dell'asilo. Quando nacque Instagram iniziai con i video, ma volevo far ridere dal vivo perché le risate delle persone mi fanno stare bene. Così cominciai a fare stand-up comedy: ricevetti molti rifiuti prima di riuscire a salire sul palco."
Il suo maestro? Al settimanale diretto da Umberto Brindani, Assane confessa che è «mio padre: è un comico fallito. Fa morire dal ridere, ogni sabato gli amici venivano a casa a sentire le sue facce toste».
Sul palco di Zelig parla di razzismo. Lo fa sempre con un sorriso, con la sua ironia ma «una volta un tipo dal pubblico mi urlò per tre volte: “Negro di M!”. Un altro in mio luogo sarebbe sceso dal palco per urlagli addosso, ma io rimasi tranquillo, anche se avevo i capelli dritti. Quello aveva visto la mia foto sul manifesto, rise un po' e poi si accorse che ero nero?».
I giudizi TV di ieri, i punti posizionamenti e i fallimenti. De Martino Re, Amadeus crolla al 2%, Un Passo dal Cielo vola, Grande Fratello (ri)cala.
I genitori
Una famiglia che ha cercato fortuna in Italia e ci è riuscita: «Papà è autista di camion e mamma operaia. Il primo ad arrivare in Italia era stato lui, si era trovato bene, e poi l'abbiamo raggiunto anche noi». Ma nessun barcone, con un volo aereo: «Esistono anche le partenze regolari», dice ridendo ancora a Gente.
Assane Diop si considera italiano anche se per legge non lo è ancora: «Ho presentato la domanda non appena sono diventato maggiorenne, ma sto ancora aspettando. Questo ritardo non mi dà fastidio, tuttavia mi domando: c'è mai stato un problema?».
Komentar
Posting Komentar